Città:
Torino
Anno:
1841
Liutaio:
Giuseppe Rocca
Da “
Il Museo della Musica” di Artemio Versari
Allievo di Pressenda, questo straordinario maestro si ispirò prevalentemente ai classici cremonesi. I punti di riferimento per i suoi modelli furono il Guarneri Alard e lo Stradivari Messia. Nell’ultimo periodo della sua vita si trasferì a Genova dove morì il 27 gennaio 1865. Unitamente al Pressenda è considerato oggi uno dei più grandi liutai dell’Ottocento.
Questa eccellente viola è giunta fino a noi in condizioni pressoché originali, senza aver subito alcuna modifica al manico e alla catena.
Da “
La grande Liuteria Italiana” di Artemio Versari
Abbiamo prima accennato a Giuseppe Rocca, il più dotato degli allievi di Pressenda. Nato nel 1807 a Barbaresco (Asti), si trasferì presto con la famiglia ad Alba dove trascorse la sua gioventù. Verso la fine del 1934 si stabilì a Torino per lavorare da Pressenda. Prima di allora, sembra avesse già provato a costruire degli strumenti. Rimase poco più di tre anni con il maestro e già nel 1838 si era messo in proprio. Ebbe una vita piena di difficoltà sia personali (debole di salute e scarso di mezzi economici) sia familiari (si sposò numerose volte). Dal 1851 in poi Rocca continuò a cambiare residenza più volte spostandosi da Torino a Genova fino al 1863. In tale anno si stabilì definitivamente nella città ligure dove morì nel 1865.
Uno solo dei suoi due figli divenne liutaio, Enrico.
Il suo lavoro giovanile è fortemente influenzato da Pressenda anche se nei dettagli sembra già emergere una spiccata tendenza all’originalità. Ma è una fase che non dura a lungo e il suo stile sembra orientarsi spiccatamente verso i classici cremonesi, strumenti che in qualche modo Rocca ebbe modo di studiare direttamente.
Dalle copie che realizzò si deduce che ebbe tra le mani due celebri violini cremonesi, il Messia di Stradivari e l’Alard di Guarneri del Gesù. L’esperienza combiò profondamente il suo stile e molti dei suoi strumenti sono realizzati con tali modelli. Fu in effetti uno dei pochissimi liutai italiani della prima metà dell’Ottocento a copiare i classici cremonesi.
Rocca partecipò a diverse esposizioni nazionali ed internazionali (Torino 1844, Genova 1846, Torino 1850, Londra 1851, Genova 1854, Parigi 1855, Torino 1858, Firenze 1861). In tali manifestazioni fu premiato con medaglie e riconoscimenti.