Città:
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Anno:
1850
Liutaio:
Anonimo
Da “
Il Museo della Musica” di Artemio Versari
Le ghironde, con gli strumenti ad arco, fanno parte della categoria degli strumenti a corda che generano il suono per sfregamento. Si differenzia per avere al posto dell’arco, una ruota di legno.
La ghironda che veniva anticamente chiamata organistrum, è detta dal XV secolo viella oppure lira mendicorum, è costituita da una cassa armonica che può essere fatta a somiglianza della cassa dell’antica viola o del liuto; ha una tastiera con un gruppo di tasti da un minimo di sette a un massimo di ventiquattro, ed un numero variabile di corde, le quali, invece di poggiare sul solito ponticello, vengono tese sopra una ruota. La ghironda viene suonata tenuta in grembo o a tracolla. L’esecutore con la mano destra impugna la manovella facendo girare la ruota, mentre con le dita della sinistra preme i tasti. Nel medioevo era strumento molto in uso; più tardi, nei secoli XVII e XVIII, con il nome di vielle divenne lo strumento musicale prediletto dalle dame parigine.
Le corde, secondo il tipo e la disposizione dello strumento, sono così classificate nell’ordine dell’acuto al grave: “
chanterelle”, “
le trombette”, “
le monche”, “
le petit bourdon”. “
Le petit” e “
le grand bourdon” sono accordate in quinta e producono sempre lo stesso suono come nella cornamusa, mentre le altre corde servono per la melodia.