Questo strumento deriva dal monocordo medioevale e in origine possedeva una sola corda. Successivamente furono aggiunte altre corde fino a raggiungere un numero di quattro, oltre a un numero imprecisato di corde all’interno della cassa armonica che vibrano per simpatia. Antonio Vivaldi scrisse due concerti con violini in tromba marina: RV. 221 e RV. 588 e in alcune opere è previsto l’impiego della tromba marina come coloritura timbrica per esempio nel Serse di J. Baptiste Lulli. Questo strumento in alcuni casi poteva raggiungere un’altezza di due metri.
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